
Space Memory 2021, resoconto del concerto
“Tutto è immerso in uno spazio sensibile, dove i piani scivolano, i contorni vibrano, i corpi sembrano sfumare, equilibri che un niente può spezzare, spazio che si riforma man mano che lo si ascolta, lo si sguarda, lo si annusa, lo si tocca. Si diventa dispositivo musicale che innesca espressività altre, pensieri altri. Poi il silenzio, i rumori, le tensioni, i passi, l’aria, i respiri, il fiato e poi ancora, le parole, in modo sempre uguale, sempre simile e sempre diverso.”
Il dietro le quinte di Space Memory è invece fatto di codici e patch che producono mondi sonori. L’intero concerto è gestito da due computer che si occupano di audio generato con Max/MSP e controllato con i controller MIDI di Fabrizio Casti ma anche con dispositivi nati per altri scopi, ho infatti utilizzato una tavoletta grafica e persino il mio clarinetto è diventato uno strumento per generare suoni non solo acustici ma anche elettronici. Il video è generato in tempo reale attraverso il codice di Processing dal computer di Roberto Zanata.
Un ringraziamento speciale a Ticonzero e a tutti i fonici che ci hanno aiutato ad allestire il concerto in ottofonia.
Ecco alcune foto della serata: