Un profondo respiro che fa sprofondare il sax in uno spazio sonoro dilatato. Il suono acustico dello strumento evolve nel timbro e nel tempo grazie all’interazione con le elaborazioni elettroniche. Il gesto esecutivo del musicista diventa parte integrante della performance e consente, attraverso i sensori, di trasformare il sax in un iperstrumento in grado di controllare suoni concreti e di sintesi. Lo spazio multimediale avvolge il musicista e il pubblico creando un’architettura luminosa e priva di ombre.
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