Un profondo respiro che fa sprofondare il sax in uno spazio sonoro dilatato. Il suono acustico dello strumento evolve nel timbro e nel tempo grazie all'interazione con le elaborazioni elettroniche. Il gesto esecutivo del musicista diventa parte integrante della performance e consente, attraverso i sensori, di trasformare il sax in un iperstrumento in grado di controllare suoni concreti e di sintesi. Lo spazio multimediale avvolge il musicista e il pubblico creando un'architettura luminosa e priva di ombre.
Oltre il senso, attraverso una serie originale di dispositivi come elaborazioni multimediali, installazioni interattive e l’ausilio di particolari guide sonore, intende ripensare i processi di relazione tra pubblico e opere. Questa relazione è, in genere, incentrata sul lavoro di interpretazione dell’opera d’arte: qui l’opera d’arte diventa il centro di un lavoro di percezione, ognuno con il proprio corpo, con il proprio sentire, con i propri limiti, con il proprio vivere impressioni significative.
Tutto è immerso in uno spazio sensibile, dove i piani scivolano, i contorni vibrano, i corpi sembrano sfumare, equilibri che un niente può spezzare, spazio che si riforma man mano che lo si ascolta, lo si sguarda, lo si annusa, lo si tocca. Si diventa dispositivo musicale che innesca espressività altre, pensieri altri. Poi il silenzio, i rumori, le tensioni, i passi, l'aria, i respiri, il fiato e poi ancora, le parole, in modo sempre uguale, sempre simile e sempre diverso.
"La plurima ombra del senso" è una composizione di Sandro Mungianu pensata anche per interagire con le ottime doti di esecuzione di Giuseppe Greco. Si tratta di profondo respiro di riflessione che fa affondare il pianoforte in uno spazio sonoro dilatato. Il suono acustico dello strumento evolve nel timbro e nel tempo grazie all’interazione delle corde con oggetti fisici e con elaborazioni elettroniche.
Domenica 13 ottobre 2019 alle ore 21.00 al Teatro San Giorgio di Udine spettacolo Poesia/ Voce/ Suono. Stefano Cocco, Voce Fretus Andrea Deidda, Studio sul Timbro Sandro Mungianu, Apeiron Andrea Toffolini, Bolende Vittorio Vella, Incontro Delta Produzioni Associazione Culturale e L’Associazione Spaziomusica, due realtà culturali attive in ambito organizzativo da decenni con attività legate alla musica di ricerca, hanno coinvolto artisti delle regioni Friuli - Venezia Giulia e Sardegna con la finalità di mettere a confronto i suoni delle due lingue minoritarie attraverso l’ascolto di testi poetici. Il materiale sonoro è stato mescolato ed elaborato al fine di utilizzare il suono specifico delle due lingue oltre il suo significato strettamente verbale. Sul palcoscenico sono presenti attori che, attraverso letture poetiche forniscono il materiale sonoro da elaborare attraverso complessi sistemi di analisi e gestione del suono. L’ascolto del materiale musicale è proposto al pubblico attraverso un sofisticato sistema di spazializzazione del suono.

Un profondo respiro che fa sprofondare il sax in uno spazio sonoro dilatato. Il suono acustico dello strumento evolve nel timbro e nel tempo grazie all'interazione con le elaborazioni elettroniche. Il gesto esecutivo del musicista diventa parte integrante della performance e consente, attraverso i sensori, di trasformare il sax in un iperstrumento in grado di controllare suoni concreti e di sintesi. Lo spazio multimediale avvolge il musicista e il pubblico creando un'architettura luminosa e priva di ombre.
Oltre il senso, attraverso una serie originale di dispositivi come elaborazioni multimediali, installazioni interattive e l’ausilio di particolari guide sonore, intende ripensare i processi di relazione tra pubblico e opere. Questa relazione è, in genere, incentrata sul lavoro di interpretazione dell’opera d’arte: qui l’opera d’arte diventa il centro di un lavoro di percezione, ognuno con il proprio corpo, con il proprio sentire, con i propri limiti, con il proprio vivere impressioni significative.
Tutto è immerso in uno spazio sensibile, dove i piani scivolano, i contorni vibrano, i corpi sembrano sfumare, equilibri che un niente può spezzare, spazio che si riforma man mano che lo si ascolta, lo si sguarda, lo si annusa, lo si tocca. Si diventa dispositivo musicale che innesca espressività altre, pensieri altri. Poi il silenzio, i rumori, le tensioni, i passi, l'aria, i respiri, il fiato e poi ancora, le parole, in modo sempre uguale, sempre simile e sempre diverso.
"La plurima ombra del senso" è una composizione di Sandro Mungianu pensata anche per interagire con le ottime doti di esecuzione di Giuseppe Greco. Si tratta di profondo respiro di riflessione che fa affondare il pianoforte in uno spazio sonoro dilatato. Il suono acustico dello strumento evolve nel timbro e nel tempo grazie all’interazione delle corde con oggetti fisici e con elaborazioni elettroniche.
Domenica 13 ottobre 2019 alle ore 21.00 al Teatro San Giorgio di Udine spettacolo Poesia/ Voce/ Suono. Stefano Cocco, Voce Fretus Andrea Deidda, Studio sul Timbro Sandro Mungianu, Apeiron Andrea Toffolini, Bolende Vittorio Vella, Incontro Delta Produzioni Associazione Culturale e L’Associazione Spaziomusica, due realtà culturali attive in ambito organizzativo da decenni con attività legate alla musica di ricerca, hanno coinvolto artisti delle regioni Friuli - Venezia Giulia e Sardegna con la finalità di mettere a confronto i suoni delle due lingue minoritarie attraverso l’ascolto di testi poetici. Il materiale sonoro è stato mescolato ed elaborato al fine di utilizzare il suono specifico delle due lingue oltre il suo significato strettamente verbale. Sul palcoscenico sono presenti attori che, attraverso letture poetiche forniscono il materiale sonoro da elaborare attraverso complessi sistemi di analisi e gestione del suono. L’ascolto del materiale musicale è proposto al pubblico attraverso un sofisticato sistema di spazializzazione del suono.

Un profondo respiro che fa sprofondare il sax in uno spazio sonoro dilatato. Il suono acustico dello strumento evolve nel timbro e nel tempo grazie all'interazione con le elaborazioni elettroniche. Il gesto esecutivo del musicista diventa parte integrante della performance e consente, attraverso i sensori, di trasformare il sax in un iperstrumento in grado di controllare suoni concreti e di sintesi. Lo spazio multimediale avvolge il musicista e il pubblico creando un'architettura luminosa e priva di ombre.
Oltre il senso, attraverso una serie originale di dispositivi come elaborazioni multimediali, installazioni interattive e l’ausilio di particolari guide sonore, intende ripensare i processi di relazione tra pubblico e opere. Questa relazione è, in genere, incentrata sul lavoro di interpretazione dell’opera d’arte: qui l’opera d’arte diventa il centro di un lavoro di percezione, ognuno con il proprio corpo, con il proprio sentire, con i propri limiti, con il proprio vivere impressioni significative.
Tutto è immerso in uno spazio sensibile, dove i piani scivolano, i contorni vibrano, i corpi sembrano sfumare, equilibri che un niente può spezzare, spazio che si riforma man mano che lo si ascolta, lo si sguarda, lo si annusa, lo si tocca. Si diventa dispositivo musicale che innesca espressività altre, pensieri altri. Poi il silenzio, i rumori, le tensioni, i passi, l'aria, i respiri, il fiato e poi ancora, le parole, in modo sempre uguale, sempre simile e sempre diverso.
"La plurima ombra del senso" è una composizione di Sandro Mungianu pensata anche per interagire con le ottime doti di esecuzione di Giuseppe Greco. Si tratta di profondo respiro di riflessione che fa affondare il pianoforte in uno spazio sonoro dilatato. Il suono acustico dello strumento evolve nel timbro e nel tempo grazie all’interazione delle corde con oggetti fisici e con elaborazioni elettroniche.
Domenica 13 ottobre 2019 alle ore 21.00 al Teatro San Giorgio di Udine spettacolo Poesia/ Voce/ Suono. Stefano Cocco, Voce Fretus Andrea Deidda, Studio sul Timbro Sandro Mungianu, Apeiron Andrea Toffolini, Bolende Vittorio Vella, Incontro Delta Produzioni Associazione Culturale e L’Associazione Spaziomusica, due realtà culturali attive in ambito organizzativo da decenni con attività legate alla musica di ricerca, hanno coinvolto artisti delle regioni Friuli - Venezia Giulia e Sardegna con la finalità di mettere a confronto i suoni delle due lingue minoritarie attraverso l’ascolto di testi poetici. Il materiale sonoro è stato mescolato ed elaborato al fine di utilizzare il suono specifico delle due lingue oltre il suo significato strettamente verbale. Sul palcoscenico sono presenti attori che, attraverso letture poetiche forniscono il materiale sonoro da elaborare attraverso complessi sistemi di analisi e gestione del suono. L’ascolto del materiale musicale è proposto al pubblico attraverso un sofisticato sistema di spazializzazione del suono.

Un profondo respiro che fa sprofondare il sax in uno spazio sonoro dilatato. Il suono acustico dello strumento evolve nel timbro e nel tempo grazie all'interazione con le elaborazioni elettroniche. Il gesto esecutivo del musicista diventa parte integrante della performance e consente, attraverso i sensori, di trasformare il sax in un iperstrumento in grado di controllare suoni concreti e di sintesi. Lo spazio multimediale avvolge il musicista e il pubblico creando un'architettura luminosa e priva di ombre.
Oltre il senso, attraverso una serie originale di dispositivi come elaborazioni multimediali, installazioni interattive e l’ausilio di particolari guide sonore, intende ripensare i processi di relazione tra pubblico e opere. Questa relazione è, in genere, incentrata sul lavoro di interpretazione dell’opera d’arte: qui l’opera d’arte diventa il centro di un lavoro di percezione, ognuno con il proprio corpo, con il proprio sentire, con i propri limiti, con il proprio vivere impressioni significative.
Tutto è immerso in uno spazio sensibile, dove i piani scivolano, i contorni vibrano, i corpi sembrano sfumare, equilibri che un niente può spezzare, spazio che si riforma man mano che lo si ascolta, lo si sguarda, lo si annusa, lo si tocca. Si diventa dispositivo musicale che innesca espressività altre, pensieri altri. Poi il silenzio, i rumori, le tensioni, i passi, l'aria, i respiri, il fiato e poi ancora, le parole, in modo sempre uguale, sempre simile e sempre diverso.
"La plurima ombra del senso" è una composizione di Sandro Mungianu pensata anche per interagire con le ottime doti di esecuzione di Giuseppe Greco. Si tratta di profondo respiro di riflessione che fa affondare il pianoforte in uno spazio sonoro dilatato. Il suono acustico dello strumento evolve nel timbro e nel tempo grazie all’interazione delle corde con oggetti fisici e con elaborazioni elettroniche.
Domenica 13 ottobre 2019 alle ore 21.00 al Teatro San Giorgio di Udine spettacolo Poesia/ Voce/ Suono. Stefano Cocco, Voce Fretus Andrea Deidda, Studio sul Timbro Sandro Mungianu, Apeiron Andrea Toffolini, Bolende Vittorio Vella, Incontro Delta Produzioni Associazione Culturale e L’Associazione Spaziomusica, due realtà culturali attive in ambito organizzativo da decenni con attività legate alla musica di ricerca, hanno coinvolto artisti delle regioni Friuli - Venezia Giulia e Sardegna con la finalità di mettere a confronto i suoni delle due lingue minoritarie attraverso l’ascolto di testi poetici. Il materiale sonoro è stato mescolato ed elaborato al fine di utilizzare il suono specifico delle due lingue oltre il suo significato strettamente verbale. Sul palcoscenico sono presenti attori che, attraverso letture poetiche forniscono il materiale sonoro da elaborare attraverso complessi sistemi di analisi e gestione del suono. L’ascolto del materiale musicale è proposto al pubblico attraverso un sofisticato sistema di spazializzazione del suono.

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